Second Eye Photography

Sara Lando

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jox.
view post Posted on 16/6/2010, 13:09




Sara Lando è la mia nuova fotografa preferita del momento.
L'avevo vista tempo fa in un' intervista per il corso di fotografia digitale DeAgostini e non mi aveva entusiasmato più di tanto.
Poi però ho scoperto il blog e SBAM: amore all'istante.
Le sue foto sono molto belle, sia da un punto di vista tecnico, sia da un punto di vista creativo: riesce sempre a far esprimere al meglio il soggetto che le sta di fronte.
Uno dei suoi pregi come persona è quello di non essere una che "oh guarda io c'ho un lavoro, faccio foto con la mia attrezzatura figa e le pubblico 600*400 pxl perchè poi tu me le freghi e diventi ricco al posto mio".
Diciamo che è praticamente l'opposto, anzi, il suo blog è pieno pieno di utilissimi consigli e tutorial, e anche di una buona dose di ironia e simpatia.
Quindi, ve la consiglio.

Questo è il suo sito: www.saralando.com/
E questo il suo flickr: www.flickr.com/photos/rent-a-moose/

Qualche foto:
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(self)

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Un bel video (grazie anche all'espressività della modella, è fantastica):

Elena Cucci from bruko on Vimeo.



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Giorni fa ho mandato una mail a Sara Lando chiedendole di concedermi un'intervista per il mio blog e naturalmente per il SEP.
Dire che è stata gentile è davvero poco. Senza che io glielo chiedessi mi ha dato consigli e pareri sulle mie foto, e ha risposto alle domande che le ho fatto in un modo molto esaustivo.
Insomma, si è rivelata una persona davvero splendida.
Ecco a voi il testo dell'intervista :)

1) Siccome più o meno sappiamo i tuoi dati anagrafici, salterò questa banale intro chiedendoti: da quando, come e perchè hai iniziato a fotografare?È stata una strada in salita quella che ti ha condotto dove sei ora?

Ho iniziato tardi, durante il quarto anno di universita’, quando ho comprato la mia prima macchina digitale, coi soldi della borsa di studio.
E' stato un acquisto dettato da questioni pratiche che poi e' diventato velocemente un passatempo, un'ossessione e infine un lavoro vero e proprio (anche se per fare diventare la fotografia una professione a tempo pieno ci ho messo un po' di piu'. Ho aperto partita Iva nel 2006, ma per un paio d'anni ho continuato a lavorare principalmente nella grafica)
Non saprei sinceramente dirti quanto in salita sia stata la strada che mi ha portato qui. C'e' voluto tempo, ci sono voluti sacrifici. Ho un mutuo sul groppone, faccio le notti in studio, ci sono stati momenti di terrore panico. Ma sinceramente tutto questo non l'ho sentito piu' di tanto, e' stato tutto abbastanza "normale", come tutte le cose che si fanno un passo alla volta. E credo conti moltissimo il fatto che sia una scelta che ho fatto per passione e perche' non c'e' niente altro che farei per tutte quelle ore ogni giorno.
E' come chiedere a un ciclista se e' faticoso andare in bicicletta... la sua visione sara' probabilmente deformata dalla sua passione. Se lo chiedi a me, dopo 300 metri mi fa male il sedere e mi sono rotta le scatole.


2) Sempre più spesso mi capita di vedere fotografi, spesso amatoriali, che custodiscono gelosamente i propri segreti e le proprie foto. Una cosa che invece ammiro di te è la disponibilità che dimostri sempre. Perchè lo fai? E un modo per rispondere in maniera generale alle domande che ti fanno o è semplice voglia di condividere esperienze e tecniche?

Lo faccio perche' secondo me e' stupido non farlo.
Se vogliamo essere obiettivi (o almeno provarci), io sono una cispa nell'occhio della fotografia. Non sono nessuno e quello che so e' poco. Ho iniziato l'altro ieri e devo mangiare parecchie michette prima di arrivare al livello di gente che puo' essere chiamata "fotografo" anche senza mettere virgolette.
Certo, so molto di piu' di un sacco di gente che non sa nulla, so un sacco di piu' di quello che sapevo quando ho cominciato. Che mi costa condividere queste cose?
Quello che so non l'ho mica scoperto io... me l'ha insegnato qualcuno, spesso su un forum o in un blog o con un tutorial. Rimettere in circolo le conoscenze e' una forma di gratitudine da un lato e una forma di confronto dall'altro, perche' io posso solo descrivere il mio modo di risolvere un problema o affrontare una questione, ma spesso dai commenti di chi mi scrive scopro che ci sono metodi anche migliori.
La fotografia non e' un insieme di tecniche, e' un linguaggio. Sarebbe come se uno scrittore cercasse di evitare di far scoprire ai propri colleghi l'uso delle subordinate, facendo intendere che siano il suo marchio di fabbrica. Sembra stupido?Beh lo e'. Eppure quanti tra quelli che non conosce nessuno hanno il terrore anche solo di mettere online le foto perche' qualcuno potrebbe "rubarle"?
Oltretutto spiegare a qualcuno come si risolve un problema non significa che questo qualcuno poi lo sappia davvero risolvere: io posso anche spiegare come faccio la post produzione della pelle, ma il mio metodo richiede di stare su una sedia per diverse ore di seguito. E per arrivare a farlo in modo decente il monte ore e la quantita' di tentativi sale in modo esponenziale. La gente che si mette davvero a farlo dopo aver visto come si fa non e' molta, perche' ci vuole tempo.
Ci vuole dedizione e ci vuole rigore. E' come uno sport... all'inizio si sputa sangue e si fa schifo, ma se ci si allena con regolarita' si migliora. E se posso dare un consiglio che aiuti qualcuno a evitare di stirarsi un muscolo, non mi sembra una cosa cosi' assurda. Anche perché io non riesco a vivere la fotografia in modo competitivo: l'idea che qualcuno mi possa rubare i clienti solo perché gli ho insegnato come si rende bianco il fondo di una foto mi fa ridere: i miei clienti non mi pagano per quello. Si da' per scontato che io lo sappia fare, ma e' altro quello che fa si' che un'azienda decida di dare a te un lavoro, piuttosto che ad un altro (e se non e' cosi', sono clienti che non mi interessa avere...)

Il mondo della fotografia e' pieno di gente che spende migliaia di euro in libri, corsi, workshop e poi torna a casa e continua a non fare foto decenti e si dice che dev'essere perche' il vero segreto non gli e' stato rivelato, perche' gli manca il tale obiettivo o perche' bisogna avere chissa' quale talento nel DNA.
La verita' e' che esiste un segreto ed e' noto:
1) porta il culo dietro la macchina fotografica e fai foto.
2) Ripeti 1.


3) Rimanendo in questo ambito: tu puoi permetterti un'attrezzatura di un certo livello, eppure sei anche una ghettofotografa. Da cosa deriva questa scelta? È una "sfida" con se stessi?

Non posso certo permettermi tutta l'attrezzatura che vorrei, purtroppo.
Mettere in piedi un' attività ha dei costi e fare in modo che non naufraghi richiede tra le altre cose acquistare nuove attrezzature solamente se i guadagni che comportano giustificano l'uscita di soldi. Oltretutto non si puo' limitarsi a considerare l'attrezzatura fotografica o il parco luci in senso stretto. Ad esempio secondo me investire dei soldi in un buon commercialista ha piu' senso che comprare un obiettivo da diverse migliaia di euro ma che si userebbe solo 3 volte.
O avere un buon monitor, che consenta di essere sicuri di quello che si sta facendo in sede di correzione colore.
Ma anche li': che senso ha comprare attrezzatura che poi non si sa usare? Conosco tantissimi fotografi che hanno speso un paio di migliaia di euro per un monitor Eizo, ma poi non sanno bilanciare correttamente le foto in fase di scatto e non sanno correggere una dominante di colore in fase di post produzione o usare i profili colore quando mandano le foto allo stampatore. E per rendere il tutto peggiore, tarano il monitor quando lo comprano e poi non lo fanno piu'.
A me piace sapere come funzionano le cose e il bello della fotografia e' che i principi di base non sono complicati. La luce e' luce.
Quando ho cominciato vivevo a Milano coi soldi della borsa di studio e di mille lavoretti e l'idea di spendere un sacco per comprare attrezzatura per quello che era solo un hobby era inaccettabile. Per cui cercavo metodi per ottenere l'immagine che avevo in testa usando solo quello che avevo in casa.
Il vantaggio che ha un fotoamatore rispetto a un fotografo professionista e' il tempo: non avere una data di consegna e un cliente che ti sta con il fiato sul collo ti permette di esplorare le possibilita', per cui a nessuno interessa se per ottenere quello scatto ci hai messo due ore o due giorni e se hai usato un octabank o un lenzuolo e 3 faretti del Brico da 15 euro.
Imparare a scattare con quello che c'e' intorno a me e' una di quelle cose che mi ha salvato più di qualche volta quando mi sono trovata sul set di un cliente e qualcosa e' andato storto (la location non era quella che sembrava dalle foto dello scouting, chi si e' occupato del renting ha fatto arrivare le luci giuste ma tutti i modificatori hanno l'attacco di una marca diversa... cose del genere).
Avere sempre un piano B fa la differenza tra dover mandare a casa uno staff di 10 persone perché manca un adattatore o portare a casa la foto, che alla fine della giornata e' l'unica cosa che conta.
L'attrezzatura puo' essere un'ottima stampella quando si e' dei fotografi un po' zoppi, ma bisogna anche saper capire quando camminare con le stampelle ci sta rallentando. Inoltre lavorare a basso budget permette di esplorare senza preoccuparsi troppo di rovinare qualcosa. Chi se ne frega se alla fine della giornata ho spezzato in due il telaio di tubi di plastica che ho costruito per 10 euro? Per cui se mi viene in mente di attaccarlo a una macchina in corsa non mi faccio troppi problemi.
In un certo senso la ghettofotografia mi serve per continuare a vivere tutto sul piano del gioco e della scoperta e non prendermi troppo sul serio.


4) Oltre ad essere una fotografa, sei anche la modella di te stessa: all'inizio provavi imbarazzo a star di fronte l'obiettivo?

Le prime volte che ci si trova da soli in piedi davanti alla macchina fotografica con il rumore del timer in una stanza silenziosa e senza sapere se la foto e' inquadrata nel modo giusto ci si sente dei cretini.
Per questo secondo me chiunque sia interessato alla fotografia di ritratto dovrebbe provare a farlo: e' cosi' che si sente chiunque quando viene messo davanti a una macchina fotografica senza istruzioni precise, senza un minimo di "preliminari".
E negli autoritratti come nei ritratti, dopo un po' ci si dimentica di quello che un'estraneo potrebbe pensare se ci vedesse e si comincia a divertirsi, a cercare la luce giusta, a provare cose nuove.
All'inizio ci vuole molto piu' tempo, poi con l'abitudine bastano davvero pochi scatti per togliere di mezzo l'imbarazzo.
Per me l'autoritratto e' stato il modo migliore per imparare a fare foto senza l'ansia di coinvolgere qualcuno che avrebbe potuto avere delle aspettative.
Se le foto non venivano, nessuno l'avrebbe mai saputo.


5) Sono convinta che gli artisti creino le loro opere anche grazie alle cose che hanno attorno, dalla musica alla situazione politica: qual è la tua fonte di ispirazione principale?

E' una domanda difficile.
Credo che mi ispiri un po' tutto quello che vedo: film, riviste, mostre, siti internet, conversazioni, musica.
A volte riesco a riconoscere la fonte d'ispirazione (leggo un libro sulle maschere africane e mi viene in mente un trucco da usare per uno scatto), altre volte le varie fonti si fondono, si mischiano e si modificano e secondo me quando crediamo di avere un'idea si tratta esattamente di questo, come se fossero farina, uova e latte che fanno una torta.
Mi piacciono cose molto diverse tra loro e a volte contraddittorie e secondo me questo si ripercuote sul mio modo di fotografare. Sono attratta dalle cose malinconiche e contemporaneamente ho un senso dell'umorismo abbastanza sbalestrato. Mettendo assieme le due cose spesso ne esce qualcosa di vagamente "creepy".


6) Pur essendo una fotografa affermata, hai stabilito la tua "base" a Bassano del Grappa. Una città relativamente piccola non è mai stata un ostacolo per il tuo lavoro?

Chi fa il mio lavoro difficilmente lavora su base locale... Quando vivevo a Milano mi capitava di metterci due ore per attraversare la citta' o di dover scattare foto a Firenze. Da Bassano in tre ore sono a Milano, per cui non c'e' poi tutta questa differenza.
Se devo lavorare a Milano mi capita spesso di farlo in giornata: parto alle 4:40, sono sul set tra le 8 e le 9, lavoro fino alle 19, mangio qualcosa, per mezzanotte sono a casa.
Con la differenza che nei giorni successivi invece di essere a Milano, vivo in un posto dove posso andare a fare jogging in mezzo ai campi, dove uno spritz costa 1.50 euro e la gente non vive come se fosse costantemente costipata.
Che poi io a Milano ci ho vissuto benissimo per 10 anni... ma quando mi sono sposata abbiamo cercato di capire che tipo di vita avremmo voluto fare e Bassano e' un posto migliore di Milano per farla.
Sono dell'idea che il lavoro debba adattarsi alla vita e non viceversa e ho il privilegio di poterlo fare.
Ovvio che se uno volesse fare il fotografo di moda vivendo a Bassano e decidendo di non lavorare mai a piu' di mezz'ora di macchina da casa propria sarebbe poco plausibile. Ma probabilmente se volessi fare il fotografo di moda sarei a New York.


7) Qual è la serie che ti ha dato più soddisfazione fare? E la foto che ti rende più orgogliosa?

Probabilmente la serie di alice (http://uvaspina.livejournal.com/110459.html). È nata in un momento in cui mi stavo scontrando con il prezzo emotivo che si paga scendendo a compromessi con le promesse che si fanno a se stessi mentre si cresce.
Uno dei forum che frequentavo (che metteva assieme illustratori, pittori, fumettari, artisti digitali e fotografi) aveva questi piccoli concorsi a tema, che erano un’ottima scusa per fare qualcosa di nuovo nei periodi in cui c’è meno ispirazione. Il tema era “Alice nel Paese delle Meraviglie”. La serie è una serie di scatti di quello che succede al paese delle meraviglie dopo che Alice è diventata adulta: il brucaliffo è infilzato in una teca, le carte di cuori sono diventate denari, Humpty Dumpty si è suicidato saltando in un tegamino… in ogni immagine c’è l’immagine precedente (per mantenere la struttura ciclica del libro, e richiamare la maratonda) e di fianco una serie di testi in cui descrivo episodi in cui io sono scesa a compromessi, crescendo. Le prime lettere delle parti scritte compongono la parola “ALICE”.
È stato come rimettermi in moto dopo un lungo periodo in cui avevo smesso di fare cose che parlassero di me.

Vale piu' o meno lo stesso discorso per "Geometry Lessons For Flying Seeds" (http://uvaspina.livejournal.com/111490.html)
A quando pare i miei migliori autoritratti sono quelli in cui non ci sono io :)


8) Ultima domanda: c'è un consiglio che vuoi dare a chi desidera entrare nel campo della fotografia professionale?

Avevo scritto un post su questo argomento, perche' e' una delle domande che mi vengono rivolte piu' spesso (www.saralando.com/blog/?p=182)
A distanza di piu' di un anno credo sia ancora quello che direi a chi dovesse chiedermelo.
Aggiungerei solo un paio di cose:

1. Studiate. Ci sono siti, libri, workshop, iniziative come creative live (www.creativelive.com), forum... saper fare una bella foto non e' il punto di arrivo, ma solo il punto di partenza e dev'essere scontato che siate in grado di avere una foto a fuoco, ben composta e bene esposta.

2. Siate umili. Evitate di essere "quel fotografo" che litiga con tutti perche' lui sa cos'e' la fotografia vera e gli altri sono delle teste di cazzo. Ci sono ottime possibilita' che se avete cominciato da meno di 10 anni non sappiate molto piu' di zero e con il tempo l'imbarazzo di quello che avete detto o scritto potrebbe uccidervi. Ci sono ottime possibilita' che non siate Dio anche se fate il fotografo da 50 anni.

3. Scattate almeno una foto ogni giorno, anche quando non avete voglia di farlo. La professione del fotografo non prevede di poter telefonare al cliente dicendo "oggi non sono tanto ispirato, facciamo magari domani?". Ah, e la cosa che non avete tempo e' una cavolata: se trovate il tempo di fare un miliardo di altre cose, tra cui giocare con la 360, guardare un film, uscire con gli amici o fare sesso con il vostro partner, vuol dire che avete piu' tempo libero della maggior parte dei fotografi che conosco. Piuttosto ammettete di non avere voglia e scegliete una professione che preveda un contratto in cui dopo 8 ore di lavoro potete andare a casa lasciando le cose a meta'.

4. Se vi sembra troppo difficile o vi rende infelici, probabilmente state facendo quello che credete gli altri si aspettino da voi invece di quello che volete fare davvero. Che e' la strada piu' veloce verso il fallimento.

5. Cercate di capire che cosa volete dire con le foto che scattate. Proprio perche' la fotografia e' un linguaggio, se e' privo di qualsiasi significato e' divertente per 5 minuti poi stucca.
Potete essere interessati a descrivere il bello, a raccontare una storia, a denunciare un sopruso, a fare una lista della spesa fatta bene. Pero' se non sapete cosa state facendo finite a denunciare una lista della spesa o a fare una lista di soprusi.


Edited by jox. - 24/7/2010, 19:15
 
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Ellie.Brunette
view post Posted on 16/6/2010, 13:32




L'ho scoperta tempo fa, x caso mi son ritrovata sul suo blog, e da quel momento il suo blog è tra i miei preferiti, ho imparato molte cose da lei...
Mi piace il suo modo di fotografare, e sopratutto l'idea che ha, e che fa trasparire parecchio anche dal suo blog, che non è tanto importante l'attrezzatura, ma lo è la persona che ci sta dietro...
La adoro... ^^
 
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Janis
view post Posted on 16/6/2010, 14:43




Quando vedo persone così brave, mi sento inutile. Sgrunff. Bellissime foto :)
 
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jox.
view post Posted on 16/6/2010, 14:51




Janis anche io mi sento inutile a volte, poi però penso che comunque vada... si può sempre imparare. u_u
 
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v i i*
view post Posted on 16/6/2010, 19:11




La modella del video è davvero pefetta *O*
Adesso vado a vedere il blog :L:
 
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nix`
view post Posted on 16/6/2010, 19:43




CITAZIONE (jox. @ 16/6/2010, 14:09)
Poi però ho scoperto il blog e SBAM: amore all'istante.

 
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Il Blasco88
view post Posted on 16/6/2010, 21:40




è l'unica fotografa che veramente mi insegna qualcosa quando la leggo,e poi mi fanno impazzire i suoi ghettotutorial
 
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jox.
view post Posted on 24/7/2010, 18:17




Aggiunta l'intervista che le ho fatto nel primo post :)
 
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Elle .
view post Posted on 24/7/2010, 19:04




E' proprio forte al tipa :hehe:
 
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v i i*
view post Posted on 25/7/2010, 10:25




Bella intervista! Mi sembra una ragazza molto disponibile (ha scritto delle risposte piuttosto 'complete', non si è fermata a due/tre righe!) e che non si da assolutamente arie nonostante la sua bravura. E' una ragazza molto umile (ma ci rientra nel contesto la parola?) e al contempo molto brava.. Sicuramente non ci sono molte persone come lei ;)
 
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nix`
view post Posted on 6/9/2010, 14:27




CITAZIONE
Ad un certo punto cominciano tutti a entrare nel panico se una foto ha 3 commenti invece di 100, smettono di fotografare per dire qualcosa e cominciano a fotografare per farsi dire qualcosa.

Ma come si fa a non venerarla?
 
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g y p s~
view post Posted on 8/9/2010, 09:19




OMG ma questa ragazza è fantastica!! *____* Ieri ho spulciato nel suo blog e sono morta dal ridere, è troppo simpatica! xD E poi è davvero brava!
Ma cosa sono quei contest settimanali con un tema sempre diverso a cui partecipi, Jox?
Di Flickr non ci capisco molto.. puoi spiegarmi un po' come funziona? Mi piacerebbe partecipare ^__^
 
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jox.
view post Posted on 8/9/2010, 10:37




CITAZIONE (g y p s~ @ 8/9/2010, 10:19)
OMG ma questa ragazza è fantastica!! *____* Ieri ho spulciato nel suo blog e sono morta dal ridere, è troppo simpatica! xD E poi è davvero brava!
Ma cosa sono quei contest settimanali con un tema sempre diverso a cui partecipi, Jox?
Di Flickr non ci capisco molto.. puoi spiegarmi un po' come funziona? Mi piacerebbe partecipare ^__^

Non c'è molto da spiegare :)
Praticamente ogni settimana Sara sceglie un tema random (con un randomizzatore di parole), lo comunica sul gruppo e ognuno deve postare una foto entro la settimana corrente che abbia a che fare con il tema (sono temi semplici diciamo, si prestano bene a mille interpretazioni).
È un gruppo nato per caso, era una proposta che aveva fatto lei sul suo blog che poi ha presto abbastanza piede :)
L'unica regola è quella di fare appunto una foto a settimana, tutto qui.

Per iscriverti basta andare sul gruppo (www.flickr.com/groups/gsfp/), e unirti a noi :D
Poi per caricare la foto (si può caricare solo una foto a settimana) basta andare sulla tua foto già caricata nel tuo stream, cliccare su Actions -> Add to group e scegliere il gruppo giusto :)
 
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g y p s~
view post Posted on 8/9/2010, 11:49




Grazie mille, mi è tutto chiaro ora! :)
 
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Stefi
view post Posted on 9/9/2010, 10:26




Troppo toga *-*
 
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29 replies since 16/6/2010, 13:09   2913 views
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